Il software aziendale non funziona? 5 cose a cui fare attenzione durante la progettazione software

La tua azienda ha investito mesi e denaro nello sviluppo di un software: magari per il magazzino, magari per tracciare gli ordini, magari per l’efficienza energetica.
Si accendono gli interruttori, è il momento tanto atteso ma poi: lentezza, malfunzionamenti e tempi di modifica infiniti. Il risultato? Costi in aumento, ritardi, litigi e umore a terra.
La maggior parte delle volte, la causa principale è una fase di progettazione software poco accurata.
Ecco i 5 step fondamentali della progettazione software per salvare le casse dell’azienda e le figure professionali coinvolte.
Capiamo come, affidandosi a team esperti, facciamo guadagnare la nostra azienda e il nostro sistema nervoso.
Cos’è la progettazione software
Per evitare problemi strutturali, rallentamenti e tenere bassi i costi di manutenzione, prima di progettare un software serve definirne struttura e architettura. L’obiettivo è avere un software affidabile, scalabile e facile da mantenere
La progettazione software è parte integrante del Software Development Life Cycle. Ogni decisione presa in questa fase ha un impatto diretto sulle prestazioni e sulla sicurezza del software, oltre a determinare la sua capacità di evolversi con le tue esigenze. Le aziende cambiano e le loro esigenze pure.
Le fasi della progettazione di un software
Tu vuoi efficientare un processo aziendale per abbattere i costi, aumentare i margini e fare i tuoi clienti più felici.
Ottimo, per progettare un software in grado di aiutarti dobbiamo prima metterci a tavolino. Non si scrive codice senza un piano ben definito e senza che gli obiettivi siano su carta. Questo per garantire un prodotto finale robusto, scalabile e in grado di soddisfare ogni esigenza.
Ecco quali sono le fasi di una tipica progettazione in una software house specializzata come Beliven.
La fase di analisi
Comprendere le esigenze (le tue), definire gli obiettivi e raccogliere tutte le informazioni necessarie per strutturare al meglio il progetto software. Durante la fase di analisi, si stabiliscono le fondamenta del progetto, si approfondiscono i tuoi processi aziendali e gli obiettivi di business.
L’analisi prevede diversi passaggi fondamentali:
- Analisi dei requisiti: identificazione e documentazione delle funzionalità e delle prestazioni di cui hai bisogno.
- Studio di fattibilità: valutazione di vincoli tecnici, economici e operativi per determinare la sostenibilità del progetto.
- Modellazione preliminare: creazione di bozze e schemi per visualizzare le prime soluzioni e dare concretezza all’idea.
Tu e la tua azienda siete parte centrale di questa fase. C’è bisogno di parlare con voi. Diffida da chi non fa domande, da chi non vuole approfondire, da chi non cerca il confronto. Servi tu e, forse, anche qualche altra persona.

La fase di progettazione
La fase di progettazione ha l’obiettivo di definire l’architettura del software, stabilendo come le diverse componenti interagiranno tra loro e quali tecnologie verranno utilizzate.
Il risultato di questa fase è un insieme di documenti tecnici che descrivono il funzionamento del software prima ancora della sua effettiva realizzazione.
Capirai nel dettaglio come funzionerà il tuo futuro software, vedrai delle bozze, potrai toccare un prototipo del risultato finale.
Qui saggerai se i tuoi desideri saranno soddisfatti e deciderai se andare avanti con la progettazione software o se modificare qualcosa.
La fase di programmazione
Dopo un’attenta progettazione, il software inizia a prendere forma con la scrittura del codice.
Per rendere il processo più strutturato, il team di sviluppo segue linee guida ben definite e utilizza strumenti come ambienti di sviluppo integrati (IDE, una roba molto tecnica), sistemi di controllo versione e framework specifici. Il codice viene scritto con un approccio modulare, suddividendo il software in componenti indipendenti che possono essere testati e aggiornati facilmente.
Durante questa fase, è fondamentale adottare le cosiddette best practice di sviluppo, tra cui:
- Scrittura di codice pulito e documentato, per facilitare il lavoro del team e le future evoluzioni del software.
- Utilizzo di metodologie di sviluppo Agile o DevOps, che consentono di sviluppare il codice in iterazioni rapide, migliorandone qualità e affidabilità.
- Adozione di strumenti di debugging e controllo della qualità, per individuare e risolvere eventuali errori già in fase di sviluppo.
In sintesi, in questa fase si costruisce il motore della macchina e, prima di montare ogni pezzo, si verifica che funzioni a dovere.
La fase di testing, deployment e manutenzione
Il motore è finito e la macchina è montata: ora tocca al collaudatore verificare che tutto sia al suo posto. Quella di testing è una fase che permette di individuare bug, verificare il rispetto dei requisiti e ottimizzare le prestazioni.
Tu vuoi per la tua azienda la massima qualità del software, il prodotto viene sottoposto quindi a diversi test: di unità per controllare le singole componenti (ne parliamo qui), di integrazione per verificare il funzionamento tra moduli, di sistema (end-to-end) per validare l’intero software e di accettazione per raccogliere il feedback degli utenti finali, tra cui tu.
Altra fase molto tecnica: una volta superati tutti i test, il software viene distribuito nell’ambiente di produzione attraverso il deployment. Questo passaggio può avvenire in modo graduale o immediato, a seconda del progetto. L’utilizzo di metodologie CI/CD (Continuous Integration / Continuous Deployment) consente di rilasciare aggiornamenti in modo più rapido e controllato, riducendo al minimo i rischi.
Ma il ciclo di vita del software non si conclude con il rilascio. La manutenzione è una fase continua che garantisce il corretto funzionamento del prodotto nel tempo. Esistono due principali tipologie di intervento:
- Manutenzione correttiva, per risolvere eventuali bug o problemi di sicurezza rilevati dopo il rilascio. Perché sì, non tutto è visibile in ambienti di test. Come la macchina reagisce diversamente in galleria del vento, su pista, su strada o su una strada di montagna.
- Manutenzione evolutiva, per aggiungere nuove funzionalità e migliorare il software in base alle esigenze degli utenti o alle evoluzioni tecnologiche.
Perché una progettazione software strutturata fa davvero la differenza?
Immagina di dover costruire un edificio senza un progetto preciso: le fondamenta potrebbero essere instabili, gli impianti difficili da modificare e ogni intervento di miglioramento si trasformerebbe in un problema. Lo stesso accade con il software: senza una progettazione solida, si rischiano costi elevati, errori strutturali e difficoltà di manutenzione.
Un buon software può essere aggiornato come e quando vuoi per integrare funzionalità, non si “inceppa”, è affidabile, fa felici gli utenti che lo usano.

Chi si occupa della progettazione software: il team
Per rivolgersi a un team esperto c’è da comprendere com’è fatto.
Tutto parte dal presale engineer competente e altamente tecnico, per avere a disposizione un’analista dei requisiti, che raccoglie le necessità del cliente e le traduce in specifiche tecniche dettagliate. In parallelo, lo UI/UX designer lavora sulla progettazione dell’interfaccia e dell’esperienza utente, definendo flussi di navigazione e prototipi che guideranno parte dello sviluppo.
Sulla base di questi elementi, il software architect definisce la struttura del sistema, scegliendo le tecnologie più adatte e stabilendo le fondamenta su cui si baserà il progetto. Il software engineer si occupa quindi di suddividere il sistema in moduli funzionali e di dettagliare la logica interna del software.
Una volta completata la progettazione, gli sviluppatori implementano il codice, mentre i tester e QA specialist garantiscono stabilità e qualità con test approfonditi.
Conclusione
Un software di successo è frutto di un buon progetto e un buon progetto software prevede un team di professionisti per ogni ambito. Metti così a riparo l’azienda da costi imprevisti e insoddisfazioni future raggiungendo i tuoi obiettivi nel modo più concreto possibile.
Le software house specializzate, come Beliven, garantiscono non solo competenza tecnica, ma anche una visione strategica in grado di trasformare le esigenze di un’azienda in soluzioni digitali efficaci e durature.
Il futuro appartiene a chi innova con metodo. E tutto inizia da una buona progettazione software! Contattaci per saperne di più.