Cosa significa digitalizzazione aziendale?
Sì, all’inizio può essere un compito arduo adatto solo ai giganti in uno specifico settore. Ma la verità è che, contrariamente alla credenza popolare, la digitalizzazione delle imprese è molto più semplice di quanto sembri.
Digitalizzazione aziendale significa migrare (per quanto possibile) le operazioni tradizionalmente svolte in forma o tramite supporto fisico, verso il mondo virtuale. Chiaramente il 100% dei compiti di una data azienda non potrà mutare al linguaggio digitale, ma quello di cui siamo sicuri è che almeno la metà dei suoi processi può farlo.
La digitalizzazione aziendale, oltre a implementare l’utilizzo di strumenti tecnologici e digitali, porta nella quasi totalità dei casi ad un ripensamento generale di altri aspetti quali:
- Il design del modello di business
- Strategia di vendita
- Acquisto di forniture
- Canali di comunicazione con il consumatore finale
- Canali di comunicazione interna
- Gestione delle risorse umane
- Metodi di raccolta e pagamento a clienti e fornitori
- Gestione contabile
- Perché introdurre una strategia di digitalizzazione aziendale?
Da qualche anno si sente parlare costantemente di “rivoluzione digitale” o di “digital transformation” che si credeva, e apparentemente è così, sarebbe diventata una riedizione della rivoluzione industriale.
Quello che a un certo punto era un optional e si pensava fosse una tendenza nel mondo del lavoro, con l’arrivo della crisi Covid, è diventato una realtà che costringe a cambiamenti drastici. E in molti casi la sopravvivenza di interi settori dipenderà da questi cambiamenti.
Le ragioni per intraprendere il processo di digitalizzazione aziendale hanno essenzialmente a che fare con la possibilità di riconvertire un’impresa per garantire, non solo snellire i processi, risparmiando tempo e denaro, ma anche per garantirne la sopravvivenza.
Oltre al fatto che il processo di passaggio di un’azienda al vituale risponde al contesto attuale, a prescindere da esso, ci sono anche altri vantaggi che si possono ottenere solo dopo aver dato via libera alla digitalizzazione.
Sebbene in primo luogo si possa pensare di utilizzare semplicemente programmi come Excel o Word per le funzioni aziendali, la digitalizzazione è molto più di questo. Si tratta di “spostare” i processi nel “cloud”.
Il cloud non è niente di più e niente di meno che un sistema server in cui sono presenti tutti gli strumenti associati a Internet che utilizziamo quotidianamente. Da Spotify al nostro home banking, tutto “vive” nel cloud. Alcuni dei vantaggi di questo tipo di passaggio sono:
Collaborativo e cooperativo:
I programmi e le applicazioni in cloud sono indicati per digitalizzare un business, poiché consentono l’accesso a tutte le persone coinvolte nel processo per poter svolgere i propri compiti in modo semplice ed efficace.
Disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7:
Contrariamente a quanto accade con il software tradizionale, il software in cloud non necessita di attrezzature specifiche e ha quasi sempre una versione mobile. Ciò consente di accedere alle funzioni di lavoro da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, purché si disponga di accesso a Internet.
Più sicuro:
Con strumenti come il riconoscimento facciale, l’impronta digitale e la verifica in due passaggi (tutto dal cellulare), le possibilità di perdita di informazioni o attacchi di terze parti sono notevolmente ridotte.
Riduce i costi:
I programmi basati su cloud, anche se a pagamento, hanno spesso opzioni gratuite in quello che è noto come “freemium”. A costo zero forniscono soluzioni utili per le aziende.
Migliora la comunicazione:
Informazioni centralizzate, sicure e accessibili con possibilità di lavoro collaborativo. Questo è uno dei maggiori vantaggi della migrazione dei processi aziendali nel cloud.