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Che cos’è e come ridurre il debito tecnico nello sviluppo

Nel mondo dello sviluppo software non è raro incappare in un concetto che, se trascurato, può minare seriamente la solidità di qualsiasi progetto digitale: il debito tecnico.
Si tratta infatti di un fenomeno analogo al debito finanziario che corrisponde a tutte quelle compromissioni nella qualità del codice sorgente che gli sviluppatori possono, volontariamente o meno, accumulare nel corso del tempo e che possono, alla lunga, portare a difficoltà di manutenzione del software, rallentamenti nelle operazioni e all’aumento dei costi. In un’epoca in cui la competitività è serrata e i tempi di sviluppo software non possono che essere celeri, ignorare alcuni potenziali problemi per poter rispettare le scadenze non è certo cosa rara. Ma se fino ad un certo punto il debito tecnico si fa comodo tanto quanto necessario, il rischio è di vederlo aumentare vertiginosamente senza controllo. Alcuni studi hanno infatti rivelato che questo debito può incidere fino al 20% dei costi totali di progetto e richiedere fino al 30% del budget annuale destinato all’IT. Pare persino che ogni sviluppatore passi fino a 13, 5 ore settimanali occupandosi della risoluzione dei problemi sul codice. 

Ma come si accumula il debito tecnico e, soprattutto, come poterlo ridurre, monitorare e gestire a dovere?  

Cos’è il debito tecnico 

Il concetto di debito tecnico nell’ambito informatico si riferisce alle conseguenze delle decisioni prese durante lo sviluppo software, che spesso privilegiano il rispetto delle scadenze di progetto e la volontà di fornire valore immediato ai clienti a scapito di considerazioni tecniche più approfondite. In altre parole, il debito si materializza nel codice che si sa richiederà ulteriori ore di lavoro per essere sistemato in futuro ed è all’origine di diversi problemi che compromettono la qualità delle soluzioni software, generando debolezze strutturali e carenze funzionali.  

“Esattamente come un debito finanziario”, ha affermato lo sviluppatore e noto autore Martin Fowler, “il debito tecnico comporta pagamenti di interessi, che si presentano sotto forma dello sforzo aggiuntivo che dobbiamo fare nello sviluppo futuro”. Detta altrimenti, man mano che un software invecchia, diventa sempre più difficile intervenire sul codice e modernizzarlo. 

Le cause dell’accumulo di questo debito, di cui parleremo a breve, possono essere varie e includono errori di comunicazione tra i membri del team, necessità di rispettare le scadenze, budget limitati, documentazione insufficiente ma anche mancanza di competenze specifiche e continue revisioni del codice.  

Il debito tecnico può manifestarsi in molteplici forme, che vanno dal refactoring di piccole porzioni di codice, all’aggiornamento di librerie, alla correzione di test unitari, fino alla ristrutturazione di intere applicazioni monolitiche o all’introduzione di pratiche di automazione. Per evitare il suo accumulo, è fondamentale sottoporre il codice a refactoring sistematico e porre particolare attenzione alla fase di progettazione. 

Quando si accumula? 

Quanto abbiamo detto fin qui può far giungere all’erronea conclusione che a generare l’accumulo di debito tecnico siano alcune pratiche di programmazione scadenti e che, se solo i programmatori si dedicassero a scrivere codice pulito sin dall’inizio e il reparto QA effettuasse con cura i test, non ci sarebbe alcun debito da recuperare. 

Tuttavia, la realtà è molto più complessa. Più un progetto è intricato, maggiore sarà la sfida nel gestire la programmazione. Con un numero crescente di file da gestire, processi da implementare e database da progettare, diventa arduo eliminare completamente il debito tecnico. Senza dimenticare i repentini cambiamenti tecnologici e di mercato che rendono molti software obsoleti nell’arco di brevissimo tempo o non più capaci di rispondere appieno alle esigenze del business.  

Ma entrando nello specifico, quali sono i momenti più delicati della fase di sviluppo in cui i programmatori possono inavvertitamente o per scelta accumulare debito tecnico?  

Di certo, particolarmente cruciali si rivelano tutti i momenti in cui gli sviluppatori aggiungono funzionalità, scalabilità o interoperabilità all’applicazione. Spesso, per rispondere prontamente alle richieste del cliente, infatti, gli sviluppatori possono adottare scorciatoie tecniche che, sebbene producano risultati immediati, contribuiscono all’accumulo del debito tecnico. Dall’introduzione di codice non ottimizzato all’utilizzo di librerie obsolete, ogni compromesso può contribuire all’accumulo di questo debito. 

il debito tecnico nel software: programmatori che discutono davanti al codice

L’impatto e le conseguenze sul progetto 

Il debito tecnico può ostacolare la capacità dei team software di fornire prodotti di alta qualità, causando varie conseguenze negative sul progetto. Tra queste: 

  • Produttività ridotta: l’accumulo di debito tecnico implica che gli sviluppatori dedichino più tempo alla risoluzione di problemi esistenti piuttosto che all’implementazione di nuove funzionalità. Questa manutenzione continua può notevolmente ridurre la produttività e l’innovazione all’interno del sistema. 
  • Aumento dei costi di manutenzione: affrontare il debito tecnico richiede spesso sforzi significativi in termini di refactoring o riscrittura del codice, incrementando di conseguenza i costi di manutenzione del software. Tale lavoro aggiuntivo è necessario per garantire coerenza e stabilità nell’applicazione. 
  • Difficoltà nel refactoring del codice: il debito tecnico può rendere il refactoring del codice un compito davvero difficile a causa della mancanza di una chiara gerarchia del codice o dell’elevato livello di interdipendenza tra i componenti. Questa complessità aggiuntiva rende il refactoring modulare più impegnativo e può limitare i potenziali miglioramenti senza una rielaborazione significativa. 
  • Rallentamento dei cicli di rilascio: il debito tecnico rallenta il processo di sviluppo, richiedendo più tempo per affrontare i problemi accumulati. Ciò influisce direttamente sulle tempistiche del progetto, ritardando la consegna di nuove funzionalità o correzioni di bug e compromettendo gli obiettivi di rilascio rapido tipici dello sviluppo agile. 
  • Esperienza utente scadente: il debito tecnico può portare a un deterioramento delle prestazioni, a interfacce non reattive o progettate in modo inadeguato e a flussi di lavoro applicativi contorti. Questi fattori contribuiscono a creare un’esperienza utente negativa, minando la fiducia dei clienti e spingendo gli utenti a cercare alternative più affidabili e soddisfacenti. 

 

All’origine del debito tecnico: le cause più comuni  

Il debito tecnico può avere molteplici origini, tra le quali: 

  • Bassa qualità del codice: spesso, la pressione delle scadenze porta gli sviluppatori a produrre codice non pulito e mal strutturato. Questo approccio, sebbene possa risolvere problemi nel breve termine, crea una serie di complicazioni nel medio e lungo periodo. Gli sviluppatori successivi si trovano a gestire e risolvere il debito tecnico accumulato, rallentando ulteriormente lo sviluppo e rendendo difficile il mantenimento del codice. 
  • Progettazione errata: il team può progettare una soluzione che non soddisfa appieno i requisiti di business o presenta problemi di fondo come astrazioni imprecise, duplicazioni o problemi di scalabilità. Questo tipo di errori può derivare da una comprensione superficiale dei requisiti e può essere in parte risolto introducendo più numerosi momenti di confronto con gli stakeholder. 
  • Riduzione del progresso: l’accumulo di debito tecnico aumenta la quantità di lavoro necessaria per avanzare nel progetto. Questo può essere dovuto alla complessità del codice, alla mancanza di test adeguati o ad altri problemi che richiedono un impegno aggiuntivo nello sviluppo. Di conseguenza, gli sviluppatori devono dedicare più tempo a risolvere i problemi esistenti anziché concentrarsi su attività di valore aggiunto. 
  • Pratiche obsolete e legacy: le pratiche obsolete, i linguaggi di programmazione superati e il codice legacy possono contribuire all’accumulo di debito tecnico, rendendo difficile la manutenzione e l’aggiornamento del software. La resistenza al cambiamento e la paura di rompere il sistema possono portare alla stagnazione e alla crescita del debito nel tempo. 

Come misurare il debito tecnico  

La verità, come abbiamo visto, è tuttavia che il debito tecnico non è una problematica evitabile, ma una semplice conseguenza intrinseca del processo di sviluppo del software. Ciò che conta è piuttosto distinguere tra due tipologie di debito tecnico: quello prudente, che consente di mantenere un’alta reattività, e quello imprudente. È infatti questa seconda forma a trasformarsi in problema strutturale che limita l’agilità del business e comporta costi elevati, rallentando il time-to-market. 

Per mantenere il debito sotto controllo e monitorare la sua evoluzione nel tempo, è essenziale osservare alcuni parametri chiave: 

  • Percentuale di code coverage totale e per funzione: al diminuire di questa metrica corrisponde l’aumento del bilancio del debito tecnico; 
  • Numero di build CI o CD fallite: all’aumentare di questo numero corrisponde un’instabilità nella base di codice; 
  • Numero di bug settimanali/mensili: un incremento in questa metrica è sintomo di una diminuzione della qualità del codice. 

Ma come si calcola effettivamente il debito tecnico? Una prassi comune consiste nel dividere il costo di riparazione del debito per il costo complessivo di sviluppo, moltiplicando poi il risultato per 100. La percentuale ottenuta rappresenta il debito tecnico, che idealmente dovrebbe essere inferiore al 5%. Questo approccio fornisce una misura tangibile del debito accumulato e aiuta a stabilire una soglia di accettabilità per mantenere sotto controllo il livello di debito nel progetto software. 

Best practice per ridurre o eliminare il debito tecnico 

Esistono diverse strategie e best practice che possono essere adottate per ridurre o eliminare il debito tecnico. Tra queste: 

  • Automatizzare i test: i test automatici sono uno dei modi più efficaci per gestire il debito tecnico. Utilizzando strumenti di testing automatico, è possibile infatti eseguire cicli di debug automatizzati e monitorare costantemente l’applicativo durante il suo intero ciclo di vita per individuare e correggere i problemi di codice. 
  • Strutturare il progetto: una corretta strutturazione del progetto può contribuire a minimizzare il debito tecnico. Gli strumenti di gestione dei progetti, come il gestionale Mate sviluppato internamente a Beliven, consentono ai team di tenere traccia dello sviluppo e rispettare la pianificazione, facilitando la gestione e la manutenzione del codice. 
  • Revisione del codice: rendere la revisione del codice un’attività routinaria aiuta a migliorarne la qualità, la pulizia e l’organizzazione e, di conseguenza, a ridurre il debito tecnico. Non a caso, già molte software house scelgono di pianificare delle sessioni a cadenza fissa per abbattere il debito tecnico, se necessario demandando la revisione del codice a interi team.  
  • Stabilire le best practice interne: definire e applicare le migliori pratiche del codice, insieme agli standard di codifica, aiuta a ridurre il debito tecnico. Il rispetto di queste pratiche migliora la qualità del codice e facilita la manutenzione e la scalabilità del software. 
  • Refactoring del codice: il refactoring del codice è un’importante pratica per gestire il debito tecnico. Effettuare il refactoring regolarmente consente di migliorare la qualità interna del codice senza modificare il comportamento esterno, riducendo così il debito esistente e migliorando la manutenibilità del software, la leggibilità e l’efficienza del codice. 
  • Selezione di un’architettura scalabile e flessibile: investire in un’architettura sicura, scalabile e flessibile basata su microservizi è fondamentale per evitare il debito tecnico. Scegliere un’architettura adatta ed esaminare costantemente nuove tecnologie aiuta a garantire un’integrazione efficiente e l’aggiunta di nuove funzionalità senza compromettere la stabilità del sistema. 
  • Investire in comunicazione e formazione: promuovere la conoscenza tecnica attraverso la formazione continua è essenziale per ottimizzare il lavoro di squadra e ridurre il debito tecnico. Determinare la composizione del team in base alle competenze di ciascun membro e organizzare il codice in modo chiaro e comprensibile favorisce la collaborazione e la manutenzione del software nel lungo periodo. 
  • Misurazione e budgettizzazione del debito tecnico: mentre utilizzare metodologie di misurazione come il framework Balance o il modello Riot può aiutare a capire quali sono le attività più time consuming e dove sarebbe meglio concentrare gli sforzi, la budgettizzazione del debito tecnico permette di allocare le risorse in modo mirato per affrontare le aree critiche del debito, garantendo una gestione più efficace delle risorse di sviluppo. 

Vuoi saperne di più? Contattaci. Siamo Beliven, la software factory specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali personalizzate. 

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