Andrea Buttarelli – Teta

Andrea Buttarelli ha le idee ben chiare: il numero degli app developer è destinato a crescere sempre di più negli ultimi anni.  

Ma perché? Il low code e il no-code stanno prendendo sempre più piede anche fra persone totalmente estranee alla programmazione di app che solitamente risulta lunga e difficoltosa. Teta, l’app builder in low-code di cui Andrea è CEO e founder, è protagonista assoluta dell’impennata di questa tendenza presente e futura.  

Teta deve la sua notorietà grazie ai nuovi social e l’aver saputo cogliere per poi interpretare i contenuti che il proprio target di riferimento – gli sviluppatori – cercano maggiormente: lo speed code, il trend che fa vedere come in poco tempo sia possibile sviluppare un software da zero.  

Il low-code e di conseguenza il no-code stanno vivendo un vero e proprio cambio di immagine. Se prima venivano denigrati ora low-code e no-code sono visti come la nuova frontiera dello sviluppo sia dei siti web sia delle mobile app. Il numero di quest’ultime, ci racconta Andrea, è salito vertiginosamente negli ultimi anni ma non quello di chi le app le sviluppa.  

Secondo Andrea, infatti, il futuro è proprio questo: aumentare il numero delle persone che potenzialmente possono dedicarsi allo sviluppo di app anche se non dispongono del tradizionale background da developer per merito del low-code e del no-code.