Antonio Augeri – Ogyre

Ogyre è un’azienda molto innovativa nel settore della sostenibilità e fare innovazione in questo ramo è una cosa abbastanza rara. Essa dà la possibilità a persone e aziende di raccogliere i rifiuti a distanza in mare attraverso una flotta di pescatori. Questi ultimi sono già in possesso di imbarcazioni e reti e oltre a vivere in mare, lo vivono.

Ogyre lavora con le flotte di pescatori locali, quelli che più ne risentono dell’impoverimento del mare. Il brand è una società benefit, una startup innovativa a vocazione sociale.

Il Fishing for Litter per la società è partito dall’Italia l’anno scorso raggiungendo quattro porti e cercando di ampliarsi verso Sardegna e Puglia. A dicembre si sono attivate anche due sedi internazionali a Bali e nella Baia di Rio.

Tutta la filiera viene poi tracciata attraverso un gestionale. Le operation nel porto vengono rendicontate da uno stakeholder il quale, in seguito alla pesata, cede i rifiuti alla municipale o alla ONG.

Nelle zone del mondo economicamente più depresse, la raccolta dei rifiuti diventa lo scopo dell’ uscita in mare. La sostenibilità si basa sull’ecosistema di tre aree: sociale, ambientale ed economico. Queste tre devono essere bilanciate, al mancare di una, nonostante le altre due siano valide, il sistema crolla.

In Ogyre si cerca così di dare quel peso a tutte e tre le aree.

Nel prossimo futuro dovremmo vedere una diminuzione delle società no-profit con un aumento delle società di benefit in cui fine non è spartire dividendi fra i propri stakeholder ma restituire vita alla risorsa naturale in pericolo.

La speranza è che gli investimenti sostenibili e gli investimenti Green non si riducano nel tempo a formalità senza sostanza, con una declinazione finanziaria pari a quella del Greenwashing.

Per Ogyre Il futuro è espandersi sia come team sia in altri paesi, aumentare la community di pescatori e costruire un network di aziende che possa supportare Il brand nel lungo periodo.