Alberto De Martini – CONIC
Con Alberto de Martini, amministratore delegato di CONIC, abbiamo avuto il piacere di affrontare diversi temi legati al modo in cui aggregare ed organizzare delle competenze per creare un disegno coerente rispetto alla narrazione del brand.
In questo episodio di Small Talk With… abbiamo avuto il piacere di avere ospite Alberto de Martini, CEO di CONIC Agency, l’agenzia di comunicazione che ama definirsi fluida ma con solide radici ben piantate a terra.
Alberto ci elenca le diverse difficoltà che le agenzie creative si sono ritrovare ad affrontare negli ultimi anni, in cui dapprima si credeva che la repentina trasformazione tecnologica potesse essere gestita facilmente “in casa” in cui fosse possibile coordinare sia il lato analogico sia il novello lato digitale. Da lì a poco si sarebbero rese conto che si trattava di una scommessa impossibile da vincere.
La chiave del successo, secondo Alberto, sta nel saper essere “liquidi” ma allo stesso tempo molto concreti. Se dovesse descrivere CONIC , infatti, la paragonerebbe a un drone, dunque, un oggetto che vede tutto dall’alto avendo pieno controllo della situazione ma che contemporaneamente viene manovrato dal basso, dai principi e dall’idea base che stanno alle fondamenta di CONIC .
Per Alberto, è necessario disporsi di un team che sia dinamico e in costante aggiornamento includendo membri esterni che vengono selezionati in base alle loro skill e alle peculiarità del progetto. In questo modo è possibile avere per ogni cliente una squadra totalmente customizzata che sappia rispondere al meglio alle sue esigenze.
Interessante anche il suo personale binomio numeri-cultura. Se da una parte la raccolta dati permette di collezionare una serie di numeri fondamentali per saper leggere la realtà e di conseguenza delineare una strategia, dall’altra la cultura aziendale è quella particolare – e necessaria – sensibilità che permette di mettere in fila i dati raccolti dandoci un senso per diventare uno strumento strategico dell’azienda.
Per Alberto, i clienti sono consapevoli di ciò e addirittura si rendono conto come ci sia un ritardo nell’applicazione di questa strategia perché si rendono conto dell’enorme differenza rispetto all’approccio tradizionale.
Infine, ci siamo soffermati a riflettere su un altro cruciale binomio, quello del prodotto-brand. A discapito di quello che si potrebbe pensare, la crisi post pandemia non ha guastato il rapporto di fiducia che il pubblico ha con specifici brand, anzi, in alcuni casi l’ha addirittura rafforzato; i brand spesso sono dei veri e propri sinonimi di qualità grazie al rapporto di fiducia costruito negli anni e in tempi di incertezza economica la performance qualitativa è l’ago della bilancia.
Ancora una volta, Alberto ricorda che la liquidità è sì necessaria per la sopravvivenza di una qualsiasi azienda nel post pandemia ma che è possibile – e coerente – solo se alla base c’è un’idea, dei valori aziendali ben radicati che permettano l’adeguamento del proprio prodotto e la conseguente evoluzione che possa seguire anche quella del pubblico e de tempi correnti.
// PARTECIPA
Alberto de MartiniCEO – Conic
// CONDUCE
Andrea VirgilioCEO & CHO – Beliven